Anche ricorrendo alla stampa 3D e all’uso vantaggioso dell’elettroerosione a filo, Officina Meccanica Brusori si afferma e cresce nella lavorazione di ingranaggi, pulegge, mozzi e alberi
Dipendenti, fatturato, macchinari e tecnologie, e portfolio clienti hanno registrato nell’ultimo triennio un significativo incremento. Alla base di questa crescita una solida mission perseguita, ovvero la costante dedizione al miglioramento della qualità, il progressivo perfezionamento dei processi di lavorazione, insieme alle competenze di uno staff sempre più qualificato e preparato ad affrontare nuove sfide, nonché per fornire un servizio ad alto valore aggiunto.
Dentatura, tornitura e fresatura
Stiamo parlando della Officina Meccanica Brusori, azienda nata nel 1978 e attiva a livello nazionale nella lavorazione conto terzi di dentatura, tornitura e fresatura per la realizzazione di ingranaggi, pulegge e molti altri prodotti al servizio dei più importanti settori. Tra questi spiccano tra i più trainanti ed effervescenti quello industriale e della costruzione dei macchinari, ai quali Officina Meccanica Brusori si rivolge mettendo a disposizione esperienza, know-how ma anche innovazione, grazie ai costanti investimenti in tecnologia.
«Tra gli ultimi ingressi in produzione avvenuti lo scorso anno – afferma con soddisfazione il titolare, Paolo Brusori, incontrato presso la sede dell’azienda a Vernio (PO) – ci sono una nuova stampante 3D, un nuovo centro di lavoro a 4/5 assi, un nuovo centro di segatura, oltre all’aver completato la climatizzazione di tutta la produzione».
La stampa 3D: dal progetto al prototipo, al componente funzionale
L’impiego della stampa 3D nel settore degli ingranaggi meccanici continua a crescere, grazie all’evoluzione delle tecnologie e dei materiali utilizzati. L’Officina Meccanica Brusori ha colto questa opportunità integrandola al proprio interno acquistando una macchina basata su tecnologia FDM, che permette di riprodurre prototipi e componenti funzionali, sfruttando una vasta gamma di materiali plastici, elastomerici e acciai ad alta resistenza meccanica e termica (17-4 PH e 316L).
«Questo nuovo acquisto – spiega Brusori – permette di riprodurre prototipi normalmente realizzati su macchine utensili a Cnc, senza per questo dover rispondere a requisiti di resistenza, durabilità o strutturali, ma con tempi e costi decisamente inferiori. Con elevato beneficio soprattutto in alcune circostanze, dove l’approntamento di un ciclo di lavorazione per asportazione tradizionale potrebbe non essere strettamente necessario. Prototipi con una tolleranza dimensionale assolutamente allineata con quelle che sono le esigenze di una campionatura. Soprattutto, sviluppando il progetto in ottica di produzione a Cnc, con geometrie realmente misurabili, ottenendo un prototipo realmente montabile e valutabile, proprio per verificare le possibili configurazioni. Un vantaggio operativo quando per esempio l’ingranaggio, o meglio, il corpo dell’ingranaggio e/o dell’albero, richiedono tempi lunghi di lavorazione, oppure quando sono richieste dentature vicine e che a volte si rivela alquanto difficile meccanicamente realizzarle per asportazione».
Prototipi che sono realizzati dall’azienda pratese con una rappresentazione e una riproduzione con specifiche e requisiti ben precisi da rispettare per il tipo di settore a cui si rivolgono di volta in volta.
«Poiché siamo in grado programmare in modo corretto la nostra nuova stampante – accenna Brusori – riusciamo a ottenere misure stabili e ripetibili, con precisioni di alto livello, ad esempio superfici lineari da 6/10 di millimetro di spessore costante per una lunghezza di 50 millimetri. Raggiungendo così valori non ottenibili con l’usuale e standard impiego del software in dotazione. Allo stesso modo produciamo sempre con la tecnologia additiva anche componenti ingegneristicamente funzionali come attrezzature, dime e supporti per strumentazione».
Tecnologie e risorse umane in sinergia
I nuovi investimenti effettuati dall’azienda pratese hanno contribuito in modo importante alla sua crescita, con un fatturato, per esempio, che lo scorso anno ha registrato un +30% rispetto al precedente, e con prospettive positive e buone opportunità anche per tutto il 2023.
«Continueremo a migliorare – spiega Brusori – con una strategia mirata soprattutto al servizio al cliente. È importante stare al passo con la tecnologia, ma è altrettanto determinante e decisivo cercare di usarla nel migliore dei modi, in alcuni casi anche in modo diverso. È necessario disporre di buone macchine, di reparti moderni e ben attrezzati, ma la differenza deve poter essere fatta in aspetti difficilmente replicabili con un nuovo investimento. Quindi attraverso la competenza delle risorse umane, le procedure adottate, le modalità di gestione rapporti con il cliente, la sua fidelizzazione. E i risultati fin qui ottenuti con il riscontro di crescita dei clienti acquisiti sembrerebbero confermare la bontà dell’operato di tutto il nostro staff» .
Staff composto oggi da quasi una ventina di dipendenti, impiegati su 1.500 mq di superficie produttiva, ben organizzati per gestire in modo flessibile, attento e dinamico tutte le attività. Da questo punto di vista, il ciclo di lavoro in essere presso lo stabilimento della Brusori, coinvolge l’alternanza contemporanea di circa 400 disegni nei reparti di produzione (solo un paio d’anni fa erano 300), che tra le entrate e le uscite costituiscono oggi la consuetudine della capacità produttiva e gestionale quotidiana.
Tale organizzazione ha permesso nel 2022 di raggiungere gli oltre 54.000 pezzi venduti, con una quantità media per singolo disegno che si attesta a 5 pezzi.
«Da qualche mese – continua Brusori – è stato attivato anche un nuovo modulo software a presidio della fase di preventivazione, fase in cui l’articolo, il pezzo, entra a far parte del nostro ecosistema operativo, indistintamente se l’ordine poi venga acquisito o meno. Implementazione che ha richiesto tempo e risorse ma che, sono certo, consente e consentirà di incrementare ulteriormente la nostra competitività, al pari di quanto già ottenuto in passato con la digitalizzazione della fase di gestione della produzione».
Di reparto in reparto, tecnologie allo stato dell’arte
Ben strutturata e organizzata, Officina Meccanica Brusori dispone di vari reparti di lavorazione, dalla dentatura alla tornitura, dalla fresatura all’elettroerosione. In tornitura è in grado di eseguire lavorazioni fino a Ø 800 mm, impiegando torni a controllo numerico con utensili motorizzati e non. Il reparto di fresatura consente lavorazioni su banchi orizzontali fino a 2.200 x 600 mm, oltre a disporre anche di un’area per la fresatura in 5 assi in continuo.
«Possiamo eseguire – aggiunge Brusori – anche lavorazioni di stozzatura per la realizzazione di cave per linguette e chiavette e di profili scanalati. Grazie alle nostre macchine possiamo eseguire lavorazioni di stozzatura parallela o inclinata rispetto a l’asse dei fori, con una corsa massima di 350 mm. Con evolute e performanti macchine di ultima generazione a elettroerosione a filo, dotate anche di procedure esclusive, si possono infine eseguire tutte quelle lavorazioni passanti rispetto al pezzo che necessitano di profili complessi e non. Grazie a software dedicati a questo processo e agli ingranaggi, possiamo realizzare ogni tipo di particolare dentato, esternamente e internamente, con lavorazioni esattamente in fase».
Altro reparto determinante nel ciclo di sviluppo di prodotto è quello che riguarda l’aspetto di controllo qualità, effettuato in macchina, ma anche nella sala di misura climatizzata H24 a 20°C, con strumenti di misura classici o speciali e con una macchina di misura a coordinate per accertare la compatibilità dei particolari prodotti con le richieste del cliente.
«Possiamo anche effettuare – osserva lo stesso Brusori – controlli di rugosità superficiale ottenuta dalle lavorazioni meccaniche, secondo le specifiche del disegno tecnico, e controlli della durezza con durometro digitale».
Da segnalare inoltre, che a seguito del citato acquisto di un nuovo centro di segatura in automatico in continuo, lo stesso è stato collocato in un reparto ormai considerato autonomo, presidiato da un addetto che si occupa anche di effettuare eventuali particolari con segatura manuale, nonché gestire tutta la parte di magazzino del lavorato. «Reparti – sottolinea con orgoglio Brusori – le cui macchine sono tutte interconnesse in 4.0, anche le meno recenti. Anche in questo caso cerchiamo di usare al meglio le nostre tecnologie, massimizzando l’efficienza e accrescendo al contempo la capacità produttiva. Un’impostazione a regime ormai da oltre un triennio».
In ottica di servizio al cliente, Officina Meccanica Brusori è in grado di fornire supporto e consulenza a 360 gradi per riprogettazione e ricostruzione ex-novo di ingranaggi e/o parti di macchine; grazie a qualificate e competenti collaborazioni in tutta Italia, può inoltre offrire trattamenti termici, trattamenti superficiali, rettifiche di fori e superaci, rettifiche dei denti degli ingranaggi.
Qualità e competitività nella produzione di componenti complessi in piccole serie
Appare chiaro come gli ultimi anni abbiamo segnato per la Officina Meccanica Brusori un importante cambio di passo.
«Le ben note vicissitudini che ci hanno accompagnato dal 2020 a questa parte – conclude Brusori – non hanno modificato quanto era già stato pianificato da tempo. Mi riferisco alla necessità di restyling completo dell’area di produzione, agli investimenti in nuovi macchinari, agli impianti di aspirazione e climatizzazione. Senza dimenticare l’assunzione di nuovo personale per portare a termine un presidio delle tecnologie a disposizione. Il futuro sarà per noi quello di continuare a rispondere alle richieste del mercato, cercando di fornire al cliente un servizio sempre più ad alto valore aggiunto, che cerchi di distinguerci in modo innovativo, da quanto normalmente reperibile. La nostra specializzazione viene apprezzata non tanto per la produzione di serie da migliaia e migliaia di pezzi ma, al contrario, per la produzione di qualità di migliaia di lotti ciascuna composta da poche unità. Componenti complessi, ovvero alberi dentati, barrotti dentati, pulegge, ingranaggi di varia tipologia che possono essere realizzati da diametro 20 mm a diametro 900 mm, sebbene il nostro oggetto più comune in produzione sia oggi, a dire il vero, contenuto nel range compreso tra il diametro 50 e il 300 mm».
Lavorazioni di elettroerosione in fase perfetta coi denti esterni
Riduzione dei costi, riduzione dei tempi, diretta identificazione dell’asse reale sul pezzo di interesse, e la non necessaria posizione determinata del pezzo in macchina. Sono questi i principali vantaggi forniti dall’impianto di elettroerosione a filo che il costruttore ha opportunamente modificato a livello software seguendo le indicazioni ricevute da Paolo Brusori, titolare della Officina Meccanica Brusori, nonché ideatore e detentore esclusivo di questa esclusiva procedura.
Grazie a questa nuova esclusiva funzione l’azienda è in grado di garantire le proprie lavorazioni in fase a ingranaggi, pulegge, ruote foniche, mozzi e qualsiasi componente che richieda lavorazioni di elettroerosione in fase perfetta con i denti esterni. Le lavorazioni nell’ambito degli ingranaggi possono essere molteplici, chiavette, brocce, dentature interne, scanalati DIN 5482 e così via. Tutto questo senza la costruzione di nessuna piazzatura speciale e quindi senza l’addebito di costi ulteriori oltre quelli della pura lavorazione da eseguire. Con la macchina a elettroerosione a filo a nostra disposizione si possono eseguire tutte quelle lavorazioni passanti rispetto al pezzo che necessitano di profili complessi e non».
(Gianandrea Mazzola)