TSP | Un riferimento nei sistemi di saldatura e puntatura a resistenza

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Dopo aver iniziato la propria attivitĂ  producendo prigionieri, perni e boccole a saldare, TSP ha affiancato anche la rappresentanza e la distribuzione di sistemi di saldatura perni e puntatura a resistenza di importanti brand, fornendo inoltre accurati servizi di supporto e di assistenza tecnica.

Con sede a Castelfranco Veneto (TV), TSP è una dinamica azienda che orienta la propria attività in diverse direzioni complementari. Dopo aver iniziato nel 2007 con la produzione e il commercio di prigionieri, perni e boccole a saldare (secondo EN ISO 13918 e speciali), ha infatti affiancato la rappresentanza in esclusiva di sistemi di saldatura di un importante brand tedesco.

«Nel 2011 – ricorda e precisa il direttore commerciale di TSP, Diego Confortin – abbiamo iniziato la rappresentanza e la distribuzione quale importatore esclusivo in Italia, con deposito e assistenza tecnica sul territorio nazionale, delle saldatrici a scarica condensatori e ad arco per prigionieri di HBS – Bolzenschweiss Systeme».

Da gennaio dello scorso anno, grazie all’esperienza maturata negli anni nel campo della saldatura prigionieri, l’azienda ha ulteriormente ampliato la propria proposta tecnologica, iniziando a occuparsi anche della vendita e dell’assistenza dei sistemi di puntatura a resistenza TECNA, marchio di riferimento sul mercato.

Saldatura lamiere perfetta, anche senza abilitĂ  particolari

«La puntatura a resistenza – spiega Confortin – è una tipologia di saldatura di lamiere e piastre che consente di raggiungere una precisione e una qualità di processo assoluta, indipendente dall’effettiva abilità dell’operatore.

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Diego Confortin,
direttore commerciale di TSP

L’ampia e diversificata proposta di soluzioni TECNA che possiamo rendere disponibili sul mercato si può sostanzialmente suddividere in tre principali famiglie di prodotto: le puntatrici a resistenza a colonna a braccio oscillante e rettilinee; le puntatrici a colonna a punti e proiezioni con discesa rettilinea; le puntatrici pensili».

Grazie ai sistemi di puntatura a colonna a braccio oscillante e rettilinee è possibile lavorare lamiere libere, controllabili direttamente dall’operatore, quindi non di grandi dimensioni e con spessori e pesi contenuti.

La configurazione dei sistemi a colonna con discesa rettilinea prevede la presenza di un braccio fisso e uno mosso verticalmente da un pistone pneumatico.

«Tale configurazione – sottolinea Confortin – consente di saldare a punti non solo lamiere di spessori maggiori, ma anche di poter effettuare saldature a proiezione, ovvero con possibilità di applicare dei fastener, dunque eventuali dadi, perni e così via».

La terza tipologia di base dei sistemi di saldatura a resistenza TECNA comprende le puntatrici pensili pneumatiche da produzione. Stiamo parlando in questo caso di una serie di macchine di dimensioni contenute, normalmente impiegate in assenza di peso, in quanto sostenute a determinate altezze, per esempio da gru a bandiera. La loro flessibilità e manovrabilità consente di lavorare lamiere anche di grandi dimensioni in quanto l’operatore può spostarsi agevolmente e senza difficoltà alcuna lungo la geometria da saldare.

«Le macchine di saldatura – precisa lo stesso Confortin – sono disponibili sia nella versione alimentata da trasformatore, sia nella versione con inverter a media frequenza. Tale opzione porta con sé importanti benefici operativi, a partire da una maggiore efficienza energetica e una più elevata qualità e precisione di puntatura».

Da segnalare che la tecnologia a inverter annovera tra i propri punti di forza anche quello di contenere al minimo la generazione di campi elettromagnetici indotti.

Dal prodotto al servizio, al supporto tecnico

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TSP vanta due ben forniti magazzini di materia prima per la produzione interna di prigionieri, perni e boccole a saldare

Con un organico complessivo di una ventina di addetti, TSP si conferma dunque specialista della saldatura, in grado di proporsi come partner con una qualifica complementare in più direzioni. Da una parte orientata nell’attività, svolta al proprio interno, di prigionieri, perni e boccole a saldare e, dall’altra nella rappresentanza e nella distribuzione di sistemi di processo, con tutto il servizio di supporto e di assistenza tecnica necessari.

«Attività di servizio e di supporto – conclude Confortin – che comprendono anche la taratura impianti, effettuata attraverso i controlli di pressione chiusura elettrodi, passaggio di corrente, tempo di saldatura ecc. con rilascio di certificato, nonché qualificata assistenza tecnica. Assistenza che il nostro staff, grazie alla trasversale esperienza acquisita, è in grado di assicurare non solo per i sistemi appartenenti ai marchi da noi distribuiti, ma anche per qualunque altro disponibile sul mercato».

Produzione prigionieri, perni e boccole a saldare, Made-in-Italy
Da ormai oltre un quindicennio TSP produce e commercializza prigionieri, perni e boccole a saldare, sia conformi alla normativa EN ISO 13918, sia speciali su disegno. L’azienda si occupa di gestire e coordinare al proprio interno anche tutte le lavorazioni inframezzo necessarie, come i processi di centrifuga per rimuovere eventuali oli, oppure di lavaggio per sgrassare, demandando invece a partner esterni selezionati e qualificati i trattamenti galvanici. «Per quanto concerne la produzione di prigionieri – spiega Giampietro Confortin, direttore della produzione di TSP – la nostra capacità produttiva è cresciuta negli anni e oggi possiamo realizzare esecuzioni da M3 per 5 mm fino a M10 per 60 10 mm in lunghezza, in acciaio e in acciaio inox. Con riferimento alle boccole, forate e filettate, passiamo dai diametri più piccoli di 5 mm esterni x 6 mm, filettati M3, fino a diametri di 8 mm x 45 mm di lunghezza, filettati M6, anche in questo caso in acciaio o in acciaio inox».

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Giampietro Confortin, direttore della produzione di TSP

Produzioni rese possibili da un articolato parco macchine comprendente 5 presse stampatrici, 5 rullatrici e 3 macchine transfer, nonché una lavatrice a coclea con ciclo a tre stadi, oltre ad attrezzature varie per l’aggiustaggio. «Le tecnologie a nostra disposizione – continua Confortin – permettono di produrre ogni giorno dalle 35 alle 45mila boccole forate e filettate in acciaio oppure in acciaio inox e in acciaio inox AISI 316. Circa 10 volte tanto, quindi 400-450mila sono invece le unità di perno liscio o filettato maschio che a regime possiamo produrre quotidianamente per stampaggio. Ci occupiamo al nostro interno anche della fase di confezionamento che può avvenire in lotti standard commerciali da 500 o 1.000 pezzi oppure, su richiesta del cliente, in base alle sue necessità». Da segnalare che l’azienda intende incrementare tali valori attraverso futuri investimenti che riguarderanno il possibile acquisto di una nuova macchina transfer per la produzione di bussole e di una nuova pressa, presumibilmente a 4 stazioni, per produrre prigionieri. «Disponiamo anche di due ben forniti magazzini – conclude Confortin – di materia prima, ovvero il filo per lo stampaggio e i cassoni di perni lisci destinati alle macchine transfer per la produzione di boccole. Il tutto disponibile per la produzione in vari diametri, anche speciali, tanto in acciaio, quanto in acciaio inox e acciaio inox AISI 316, alluminio».

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