Insieme per crescere sui mercati

Condividi

Grazie a Federtec tutte le aziende della filiera della componentistica industriale, compresi i distributori, possono agire in sinergia creando valore e nuove opportunitĂ .

Ricerca e sviluppo, formazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale sono solo alcuni degli ambiti a cui le aziende interessate alla crescita devono prestare attenzione. Non sempre, però, tutte le imprese riescono ad affrontare ogni tematica in autonomia e il confronto, in primis, consente di mettere a punto anche le strategie individuali. Per questo appartenere a Federtec è vantaggioso. Come associazione di riferimento per la filiera dell’industria italiana della componentistica e delle tecnologie meccatroniche per la potenza fluida, la trasmissione di potenza, il controllo e l’automazione intelligente dei prodotti e dei processi industriali, ad oggi Federtec rappresenta 290 aziende, con un fatturato complessivo (dato 2022) di 15 miliardi di euro.

nsieme per crescere sui mercati

Carlo Contasta, CEO di Fitcontasta e membro del direttivo Federtec con delega alle Sinergie di filiera

«Con l’avvento di FNDI, la Federazione nazionale della distribuzione industriale, Federtec ha ampliato il numero di imprese associate, dando spazio anche alle aziende attive nella distribuzione di componenti industriali», racconta Carlo Contasta, CEO di Fitcontasta e membro del direttivo Federtec con delega alle Sinergie di filiera. «Oggi la filiera dei beni strumentali per l’automazione industriale è una delle eccellenze italiane. Grazie a Federtec le imprese che ne fanno parte sono rappresentate anche verso le istituzioni e le altre associazioni di imprese sinergiche o di utilizzatori finali. Avere un referente comune consente di portare la posizione del settore a livello delle istituzioni, e permette ai vari attori della filiera di collaborare tra loro per promuovere progetti innovativi o approcciare nuovi mercati.

Un’associazione del comparto dei beni strumentali più forte, rappresentativa e propositiva significa una filiera più efficiente e competitiva, in grado di sostenere l’eccellenza dell’industria Italiana a livello globale».

Una squadra vincente

Nello scorso giugno l’assemblea degli associati Federtec ha eletto Mauro Rizzolo, deputy country manager di Schaeffler Italia nel ruolo di presidente dell’associazione per il triennio 2023/2026. Il nuovo presidente è coadiuvato da una squadra composta da vice-presidenti. Oltre a Carlo Contasta, che ha avuto la delega alle Sinergie di filiera, rientrano nella squadra Domenico Di Monte (Pneumax) con delega alle Relazioni interassociative, Paolo Marzocchi (Marzocchi Pompe) con delega a CompetitivitĂ  e Imprese e Sergio Sartori (Leonardo) con delega a Innovazione e Tecnologia. I 4 vicepresidenti rappresentano tutte le anime di origine interne a Federtec: distribuzione, oleodinamica, pneumatica e trasmissioni (in ordine alfabetico perchĂ© ciascuno conta). Tra i componenti del consiglio direttivo rientrano anche i presidenti delle associazioni di settore, tra cui Mariangela Tosoni di Tosoni Fluidodinamica per FNDI. «Ma il nostro scopo è di coinvolgere tutti coloro che hanno dato o daranno la loro disponibilitĂ  “i non eletti come gli eletti” perchĂ© questo è il mandato delle “Sinergie di filiera”», spiega Contasta. «I progetti in cantiere sono tanti e riguardano le varie direzioni di crescita delle imprese. Ricerca e sviluppo, formazione, digitalizzazione e sostenibilitĂ  ambientale sono considerati prioritari nei nostri progetti, in quanto temi trasversali a tutti che impattano anche pesantemente nei piani di investimento aziendali. Una delle frasi che il nostro presidente ama ripetere è il claim “Federtec, il meglio di noi è insieme”. Effettivamente, in un momento difficile come quello attuale, affrontare i problemi insieme è un’opportunitĂ . La mia delega ha l’obiettivo di rendere la filiera piĂą competitiva, sostenibile e responsabile. La digitalizzazione rappresenta una grande opportunitĂ  per recuperare valore nell’integrazione di filiera. Da qualche mese abbiamo messo in atto progetti che riguardano lo scambio di dati tra produttore, distributore e cliente finale durante tutto il ciclo dell’ordine, al fine di condividere digitalmente tutte le informazioni necessarie per la scelta, il dimensionamento e la gestione dei prodotti dalla proposta tecnico commerciale alla consegna. Abbiamo creato un tavolo di lavoro che comprende sia produttori sia distributori, con l’obiettivo di arrivare a uno standard condiviso di comunicazione digitale interno alla filiera.

Oltre a creare efficienza, responsabilità significa anche prendersi cura di chi guiderà nel futuro le nostre aziende trasmettendo loro i valori fondamentali alla base della nostra tradizione imprenditoriale. Per questo stiamo creando il gruppo Federtec Giovani, rivolto agli imprenditori e manager del domani, al fine di sostenere i delicatissimi passaggi generazionali, proponendo piani formativi e occasioni di confronto».

Favorire il confronto

Un momento importante, che coinvolge Federtec e FNDI in particolare è la Giornata del Distributore, svoltasi lo scorso 10 ottobre, un giorno di confronto per tutta la filiera dai produttori ai distributori, che quest’anno vede il compimento della sinergia con AIMAN, l’Associazione Italiana di Manutenzione, con focus sull’ingegneria di manutenzione.

«Fino a poco tempo fa – dice Contasta – c’era spesso una contrapposizione tra produttore e distributore. Grazie a Federtec oggi queste figure costituiscono un unico ecosistema, in cui ogni ruolo è concatenato e sinergico all’altro e questo porta nuove opportunitĂ  per tutti. FNDI negli anni ha sempre promosso tale visione, per cui all’interno della mia delega prevedo che la collaborazione con il direttivo presieduto dalla mia stimata collega Mariangela Tosoni sarĂ  senz’altro fruttuosa».

In ottica sostenibilità, nel primo semestre 2023, Federtec ha dato vita al progetto “Energy Saving e Sostenibilità” con l’obiettivo di creare momenti di confronto e sensibilizzazione sul tema, sia in ottica di risparmio aziendale che di azioni condivise ed innovative concretizzabili anche con l’aiuto dei prossimi bandi di cofinanziamento promossi dal PNRR. Il progetto ha visto la partecipazione di diversi associati nei vari incontri territoriali organizzati con il supporto dei referenti del MADE di Milano, Competence Center per l’industria 4.0. La volontà del nuovo gruppo di presidenza è di proseguire su questa strada, tanto che all’argomento è stata dedicata una delle tavole rotonde all’interno della Giornata del Distributore, che ha messo a confronto punti di vista e modalità di approccio diverse e a volte contrapposte.

Dai risultati emersi dalla seconda Indagine Congiunturale Trimestrale di Assofluid e Assiot, nel 2023 si osserva un lieve rallentamento della crescita

Mercato: due anni da record e un 2023 incerto

Nel 2021 e nel 2022 il comparto delle aziende rappresentate da Federtec ha registrato fatturati record con crescite percentuali a due cifre. Il 2023, iniziato con un primo trimestre positivo, sta mostrando segnali in controtendenza rispetto agli anni precedenti.

Dai risultati emersi dalla seconda Indagine Congiunturale Trimestrale di Assofluid e Assiot, sebbene con alcune leggere differenze nei singoli comparti, si osserva un lieve rallentamento della crescita per i fatturati, mentre gli ordinativi scendono dall’anno precedente.

Diminuisce il numero di aziende che prospettano una crescita nel breve periodo e lo scenario futuro piĂą plausibile sarĂ  presumibilmente uno stallo.

I temi che sembrano influenzare l’incertezza generale rimangono la guerra in Ucraina con le relative tensioni internazionali, l’andamento dell’inflazione e le manovre di politica monetaria che hanno portato i tassi d’interesse a valori mai visti negli ultimi vent’anni senza dimenticare che l’automotive è ancora alla ricerca della propria nuova identità e tutto il settore correlato ne risente. Per il mercato interno, le manovre attuative del PNRR stentano a concretizzarsi.

Articoli correlati

I rincari frenano la robusta crescita

I rincari delle commodity, in particolare del gas e dell’energia elettrica, rischiano di bloccare le imprese. Simonetta Stella La rapida