Agenti cancerogeni e mutageni | La guida per il settore trattamenti

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L’Inail aggiorna l’opuscolo del 2015 sulla gestione del rischio degli agenti chimici cancerogeni e/o mutageni nel luogo di lavoro. Una valida guida per i datori di lavoro e per i lavoratori.

Il 20 di marzo 2024 il l’Inail-Ctss (Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza) ha emesso un nuovo opuscolo della collana “Salute e Sicurezza” dedicato agli agenti cancerogeni e mutageni. Il documento si connota come valido strumento per i datori di lavoro, per i lavoratori ed i loro rappresentanti per la sicurezza (RLS), per i responsabili del servizio prevenzione e protezione (RSPP) e per quanti si occupano di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

L’opuscolo si occupa degli agenti cancerogeni e/o mutageni, aggiornando il documento simile del 2015 e riferendosi specificatamente agli agenti chimici come regolati dal d.lgs. 81/2002 al Titolo IX. Sono quindi esclusi gli agenti cancerogeni di tipo fisico e biologico così come l’amianto ed il radon che hanno problematiche che vanno affrontate specificatamente.

Riassumiamo qui il documento allo scopo di illustrarne il contenuto, affinché il lettore possa valutare se approfondire l’argomento e, più nello specifico, sottolineiamo gli aspetti di maggiore interesse per il settore dei trattamenti superficiali.

Introduzione

Nell’introduzione gli autori espongono le ragioni della complessità del tema affrontato, partendo dalla considerazione che sono centinaia le sostanze o miscele potenzialmente cancerogene per l’uomo identificate dall’Internetional Agency fore Research on Cancer (IARC). Tali sostanze sono poi utilizzate in molteplici settori ed attività: dall’agricoltura alla farmaceutica, dall’industria petrolchimica al settore galvanico, dalla produzione della gomma alla saldatura dell’acciaio inox, fino all’asfaltatura delle strade. Già queste caratteristiche sono un forte elemento di complessità, se poi aggiungiamo i problemi del periodo di latenza delle patologie, le difficoltà di anamnesi… si comprende come il lavoro dell’Inail possa aiutare, fornendo un primo orientamento in quest’ambito particolarmente critico.

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