Tecnologie, formazione, sicurezza: i pilastri di Lamiera Training Day 2024

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Giunto alla terza edizione, Lamiera Training Day ha riconfermato il gradimento tra gli addetti ai lavori, intervenuti numerosi lo scorso giugno per assister a questo nuovo incontro formativo e informativo, per essere sempre aggiornati su opportunità e cambiamenti in atto nel settore.

L’industria della lavorazione della lamiera sta vivendo una trasformazione continua grazie all’introduzione di tecnologie sempre più avanzate. Lo sanno bene gli oltre 200 operatori di settore, tra titolari, manager, direttori di produzione, consulenti e tecnici, provenienti da 11 regioni italiane, che hanno scelto di presenziare alla terza edizione di Lamiera Training Day 2024. L’evento si è tenuto nella prestigiosa cornice dell’Antica Corte di Travagliato, alle porte della Franciacorta in provincia di Brescia, con il supporto di 21 sponsor. A dare il benvenuto è stato Ivo A. Nardella, editore di Tecniche Nuove Media, che, dopo aver ricordato la concomitanza del 60° anniversario di attività del gruppo e del brand promotore di cultura e informazione professionale, è entrato subito nel vivo, introducendo gli argomenti chiave della giornata: nuove tecnologie, formazione e sicurezza.

Le sfide di oggi per l’industria di domani

L’agenda di questa terza edizione ha previsto una sessione plenaria e 3 tavole rotonde incentrate su temi verticali, alternate da interventi introduttivi specifici, ai quali hanno partecipato complessivamente 20 speaker d’eccezione, che hanno alimentato un dibattito ricco e approfondito. Il moderatore dell’evento è stato Marco Sala, lean specialist e amministratore delegato di Rolleri Cultura d’Impresa, che ha anticipato la sessione plenaria, che ha poi coinvolto Marco Bortolini (Prof. Associato Dipartimento Ing. Industriale Università di Bologna) ed Emiliano Corrieri (direttore tecnico rivista Lamiera e fondatore dell’Accademia della Piegatura), mostrando e commentando alcuni dati significativi.

Il primo dato riprendeva quanto recentemente affermato da Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ovvero che oggi la carenza di lavoratori determina una produzione mancata di circa 38 miliardi di euro; da una fonte Istat è stato invece ripreso il dato riferito alle 377 mila partenze di giovani italiani registrate tra il 2011 e il 2021, a fronte di soli 51 mila ingressi nel nostro paese dei loro coetanei stranieri, con un saldo negativo.

Grande riflessione ha poi generato tra gli attenti partecipanti il dato riferito ai 3.8 milioni di operatori che in Italia, nei prossimi 10 anni, si stima possano essere sostituiti da robot/macchine. Entro lo stesso lasso di tempo saranno però 5 milioni gli addetti che usciranno dal mondo del lavoro, con i nuovi nati in Italia che molto probabilmente si attesteranno a quelli registrati lo scorso anno, poco meno di 380mila (mentre erano 570 mila nel 2008 e addirittura 1 milione nel 1964). Numeri che fanno riflettere e che impongono, proprio per sopperire a tali mancanze, un’attenzione a questo scenario. La sfida di oggi, in risposta a questa criticità, è rendere le aziende più attrattive per i giovani, puntando anche sui tre focus guida della giornata: tecnologie, formazione e sicurezza.

Tavola rotonda – Nuove tecnologie e nuove competenze in carpenteria.

Tecnologie e competenze in carpenteria

Entrata nel vivo con Marco Belardi, consulente MIMIT e direttore tecnico della business unit Industria 4.0 e Transizione 5.0 del Polo Tecnologico Alto Adriatico, nonché presidente UNI CT 519Tecnologie abilitanti per Industry 4.0”, il cui intervento ha aggiornato i presenti sull’approvazione del Decreto Attuativo Transizione 5.0, la giornata è proseguita passando la parola a Massimo Giardiello, relazioni con le imprese, MADE Scarl, che ha illustrato il MADE 4.0 del Politecnico di Milano. Si tratta di un Competence Center Industria 4.0, realtà nata dal MISE (Ministero Italiano dello Sviluppo Economico), il quale, con i propri partner, supporta le aziende manifatturiere nel processo di adozione delle tecnologie digitali.

Alla successiva tavola rotonda “Nuove tecnologie e nuove competenze in carpenteria”, moderata da Marco Bortolini, hanno partecipato come relatori: Aki Kuusinen, sales director di Astes4; Luca Peirotti, founder & ceo di Azerouno; Cristian Pegorini, area sales manager di Bystronic; Christian Scalzotto, responsabile commerciale di Intesi; Pierandrea Bello, head of Product Management di Salvagnini; Maurizio Zinetti, ceo di Zinetti Technologies/Schiavi. Nomi di primo piano nello sviluppo di soluzioni al servizio della lamiera, i cui interventi hanno mostrato il lato pratico dell’applicazione dell’innovazione, ma anche pragmatico, attraverso la presentazione e descrizione di casi di successo, di come aziende clienti hanno risolto criticità, migliorato produttività e competitività affidandosi a soluzioni software e tecnologie di processo, tra automazioni, parco macchine (nuove ed esistenti, inclusi utensili e consumabili) e impianti. Particolarmente apprezzate sono state le testimonianze, recepite dai presenti anche come fonti di riflessione e ispirazione.

Quale formazione per la carpenteria moderna?

Non minore attenzione ha suscitato la successiva sezione dedicata alla formazione, con il Prof. Giorgio Spanevello, direttore generale dell’ITS Meccatronico Veneto, che ha evidenziato nel suo intervento la disconnessione tra il mondo industriale e quello scolastico, sottolineando e confermando la difficoltà nel reperire giovani tecnici con le competenze richieste. Ha parlato delle problematiche legate alla formazione dei neodiplomati in azienda, spesso non supportata da strutture adeguate. Ha descritto i vari percorsi di istruzione tecnica e professionale in Italia, enfatizzando l’importanza della collaborazione tra scuole e aziende attraverso stage, apprendistati e progetti formativi, per garantire un inserimento rapido e adeguato alle esigenze del mercato del lavoro. Un punto di vista interessante anche per cercare di capire come riuscire ad attrarre i giovani o comunque nuova forza lavoro, compito sempre più difficile.

Criticità rimarcata anche dai relatori che, nella successiva tavola rotonda moderata da Emiliano Corrieri, hanno approfondito il tema con contributi significativi da parte di Andrea Lazzari, ceo e titolare di Gade, Federico Marcante, ceo di Elmec Group, Massimo Loiacono, docente dell’ITS U. Masotto di Noventa Vicentina (VI) e Stefano Previtali, coordinatore dell’ITS Leonardo Academy di Bergamo. Il dibattito ha evidenziato la necessità di allineare i percorsi formativi alle esigenze in rapida evoluzione dell’Industria 4.0 e 5.0, sottolineando l’importanza della formazione continua e adattiva. È stato anche un momento propizio per raccontare un caso di successo in questo ambito, che sta accorciando le distanze tra scuola e industria, con protagonisti l’istituto vicentino, l’Accademia della Piegatura ed Elmec Group. Quest’ultima, disponibile a finanziare il progetto, che fa parte del Piano di offerta formativa (PTOF) della scuola, e anche sensibile ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) e altre attività. Il progetto ha coinvolto un gruppo di studenti in svariate ore di formazione teorica e pratica su tecnologie avanzate per la lavorazione della lamiera. L’obiettivo è appunto quello di colmare il divario tra scuola e industria, offrendo agli studenti le competenze richieste dal mercato del lavoro e opportunità di crescita professionale.

(da sinistra) Alessandro Garnero, direttore editoriale divisione manufacturing gruppo Tecniche Nuove Media; Marco Bortolini, Prof. Associato Dipartimento Ing. Industriale Università di Bologna; Emiliano Corrieri, direttore tecnico rivista Lamiera e fondatore dell’Accademia della Piegatura; Marco Sala, lean specialist e socio amministratore di Rolleri Cultura d’Impresa.

In carpenteria motivati e sicuri

La sicurezza in carpenteria è stata al centro dell’ultima tavola rotonda di Lamiera Training Day 2024. Cristina Mora, responsabile e coordinatrice del progetto Banca delle Soluzioni, ha presentato un’analisi approfondita sui costi della non sicurezza, supportata da statistiche del settore lamiera. Il suo intervento ha messo in luce i rischi legati alla movimentazione e all’uso delle macchine, proponendo soluzioni tecnologiche innovative. Il dibattito ha coinvolto come relatori Enrico Pasotto, co-fondatore dell’Accademia della Piegatura, Massimo Morlotti, ceo di Astes4, e Alice Caporale di Banca delle Soluzioni, invitati a interloquire sugli aspetti legati alla creazione di ambienti di lavoro sicuri e motivanti.

In particolare, Pasotto ha enfatizzato l’importanza della prevenzione e della manutenzione predittiva, mentre Morlotti ha illustrato come l’automazione possa migliorare la sicurezza e l’ergonomia. Caporale ha infine arricchito il dibattito presentando casi studio concreti, presentando i principali rischi e soluzioni innovative nella lavorazione della lamiera. Ha evidenziato come le normative e le valutazioni dei rischi siano fondamentali per la sicurezza dei lavoratori. Le soluzioni automatizzate, come presse piegatrici e robot di saldatura, riducono i rischi fisici e migliorano l’efficienza. Gli accessori di sollevamento e stoccaggio ottimizzano lo spazio e garantiscono la sicurezza. La digitalizzazione e la sostenibilità sono trend futuri, con tecnologie avanzate che riducono il consumo energetico e migliorano l’efficienza operativa, posizionando le aziende per affrontare le sfide future.

Pronti per affrontare, formati e informati, il futuro del comparto

Giunta al termine, la terza edizione di Lamiera Training Day ha dimostrato come, nonostante le sfide, l’industria della lavorazione della lamiera sia pronta, non senza difficoltà, a cogliere le opportunità, evidenziando come l’integrazione di tecnologie avanzate, formazione specializzata e attenzione alla sicurezza siano fondamentali per affrontare il futuro del settore. Concetti sui quali gli invitati hanno potuto confrontarsi in modo diretto prima di rientrare nelle loro aziende, facendo networking nell’area attigua organizzata per il buffet, tra i desk degli sponsor. Guardando al futuro, il positivo riscontro di questa edizione 2024 pone le basi per un prossimo appuntamento che diventi sempre più imperdibile per gli addetti ai lavori. Un’opportunità per immergersi ancora in un’esperienza formativa e informativa sui cambiamenti in atto e sulla prospettiva futura di questa industria.

Il punto sul nuovo piano Transizione 5.0

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Marco Belardi, consulente MIMIT, direttore tecnico business unit Industria 4.0 e Transizione 5.0 del Polo Tecnologico Alto Adriatico, nonché presidente UNI CT 519 “Tecnologie abilitanti per Industry 4.0”.

La transizione 5.0 è stata l’argomento trattato durante il Lamiera Training Day 2024 da Marco Belardi, consulente MIMIT, direttore tecnico business unit Industria 4.0 e Transizione 5.0 del Polo Tecnologico Alto Adriatico, nonché presidente UNI CT 519Tecnologie abilitanti per Industry 4.0”. Il suo intervento ha permesso di fare il punto sull’approvazione del Decreto Attuativo Transizione 5.0 e di chiarire alcuni aspetti.

Prima di tutto, i 6.3 miliardi di euro messi a disposizione per sostenere la transizione digitale ed ecologica delle imprese si affiancano al pacchetto di incentivi fiscali per l’Industria 4.0, che resterà in vigore con le aliquote già stabilite fino a giugno 2026.

Il Piano Transizione 5.0 opererà per il biennio 2024-2025 attraverso la concessione di un credito d’imposta a favore delle imprese per investimenti in beni 4.0 materiali e immateriali, in beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili, e nella formazione del personale in competenze per la transizione ecologica. La legge di conversione del Decreto Legge del 29 marzo 2024, n. 39 (Decreto Superbonus) conferma l’ammissibilità degli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025. È dunque necessario che l’avvio dell’investimento, inteso quale data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare i beni oggetto di investimento, o qualsiasi altro tipo di impegno che renda irreversibile l’investimento stesso, sia successivo al 1° gennaio 2024.

Definito il proprio programma di investimenti, ogni azienda potrà presentare domanda tramite apposita piattaforma. Entro cinque giorni dal ricevimento della domanda, il GSE, verificata la completezza della documentazione, confermerà l’accettazione della stessa (se giunta in tempo utile prima dell’esaurimento delle risorse). A quel punto le imprese devono comunicare, entro 30 giorni dalla conferma, quanto necessario a dimostrare l’effettuazione degli ordini accettati dal venditore, con pagamento di acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione per gli investimenti.

Grande l’attenzione in platea, coinvolta in modo duplice: tra coloro che possono investire per acquisire gli asset e metterli in produzione, e chi invece li fabbrica, li costruisce e li vuole mettere a disposizione del mercato. Certo è invece l’obiettivo posto con la dotazione dei 6.3 miliardi di euro, ovvero quello di ridurre il consumo di energia finale di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) nel periodo 2024-2026.

Lamiera Training Day 2024 in cifre

  • 200 operatori di settore coinvolti
  • 21 sponsor a supporto dell’evento
  • 20 speaker
  • 11 regioni rappresentate
  • 3 tavole rotonde verticali

Guarda il best of di Lamiera Training Day 2024

Gianandrea Mazzola

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