Un metodo sostenibile per rimuovere i metalli dai biosolidi

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Gli ingegneri della RMIT University hanno sviluppato un modo economico ed ecologico per rimuovere i metalli pesanti, tra cui rame e zinco, dai biosolidi. Il processo avviene attraverso il riciclo dei rifiuti liquidi acidi prodotti durante la fase di recupero.

Un metodo sostenibile e conveniente per rimuovere i metalli pesanti, tra cui rame e zinco, dai biosolidi. Lo hanno sviluppato i ricercatori della RMIT University di Melbourne, in collaborazione con la società di fornitura di acqua potabile South East Water e la Manipal University, in India, aprendo la strada alle tecniche per la rimozione dei metalli pesanti mediante il riciclo dei rifiuti liquidi acidi prodotti durante la fase di recupero.

I metalli pesanti presenti nei biosolidi, fanghi di depurazione trattati, possono essere preziosi e con il nostro approccio li possiamo recuperare – afferma Kalpit Shah, capo ricercatore dell’Università RMIT. La nostra innovazione aiuta a garantire che i biosolidi risultanti non perdano metalli pesanti nell’ambiente e trattengano i nutrienti da usare per le applicazioni terrestri“.

Circolarità applicata

Il processo complessivo di rimozione del metallo avviene in tre fasi: estrazione, purificazione e recupero. Prima del lavoro del team, il recupero dei metalli dai biosolidi era stato esplorato solo nella prima fase.

Abbiamo ideato un approccio in cui siamo stati in grado di recuperare i metalli uno per uno e lo abbiamo fatto con una soluzione a circuito chiuso che causa il minimo danno all’ambiente“, spiega Ibrahim Hakeem della School of Engineering di RMIT e primo autore dello studio.

La transizione verso un’economia circolare è importante per l’industria idrica – prosegue David Bergmann, direttore della ricerca e sviluppo di South East Water. In precedenza abbiamo visto i nostri fanghi come rifiuti, ma ora vediamo che è possibile ripulirli e convertirli in potenziali materiali con valore e ulteriori applicazioni“.

L’innovazione introdotta potrebbe essere impiegata anche per altri flussi di rifiuti come i fanghi della laguna di acqua piovana e gli sterili delle miniere.

Stiamo progettando di lavorare con South East Water per condurre un’analisi tecnico-economica che, si spera, porterà a sperimentazioni pilota – conclude Shah. Siamo anche desiderosi di lavorare con aziende che gestiscono lagune di acqua piovana e scarichi minerari. Il prossimo passo potrebbe essere testare i loro campioni nel nostro laboratorio e intraprendere una sperimentazione pilota“.

https://www.rmit.edu.au/news/all-news/2023/jun/heavy-metals-removal

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