SmartFluidPower e Idraulica Sighinolfi | Un lungo percorso assieme

Sanzia Milesi

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SmartFluidPower

Marco Sighinolfi, CTO e R&D Manager di Idraulica Sighinolfi, ci racconta nel dettaglio l’iter della collaborazione instaurata con SmartFluidPower.

Per creare un “cambio idraulico” all’interno di un cilindro, di recente è stato brevettato un amplificatore a cartuccia per cilindri idraulici (Cartridge Amplifier). La sua naturale evoluzione è stato lo sviluppo del sistema SmartCylinder.

In quali step SmartFluidPower vi ha accompagnato verso l’obiettivo finale

Il supporto di SmartFluidPower è stato fondamentale per tutto ciò che riguarda le simulazioni in generale. L’attività con cui hanno iniziato, che viene portata avanti tutt’oggi, è la simulazione dinamica del sistema del Cartridge Amplifier.

Il componente è infatti costituito da diverse parti in movimento e valvole che lavorano in frequenza ed è necessario uno strumento di questo tipo per analizzare virtualmente i risultati e i transitori nel tempo.

Il nostro sistema, infatti, è costituito da un insieme di elementi che interagiscono dinamicamente tra loro, per cui per una buona progettazione è fondamentale conoscere la risposta dinamica di ciascun componente.

Per quest, da molto tempo, ci affidiamo agli strumenti di calcolo e simulazione del gruppo di SmartFluidPower.

Il processo di modellazione dei nostri sistemi prevede l’utilizzo di analisi fluidodinamiche CFD (Computational Fluid Dynamics) sulle geometrie delle valvole, in modo da caratterizzare nel dettaglio i componenti più critici.

Dopodiché i risultati vengono inseriti in un ambiente di simulazione a parametri concentrati che permette di verificare dinamicamente la risposta del nostro sistema nel tempo.

La modellazione accurata dei componenti ha consentito anche di direzionare la scelta tra le diverse alternative presenti sul mercato portando, in alcuni casi, a progettarne di personalizzati o a suggerire ai nostri clienti soluzioni dedicate in caso di esigenze particolari.

Spesso è stato necessario avvalersi anche di simulazioni strutturali FEM (Finite Element Method) per analizzare le massime tensioni e deformazioni dei componenti, principalmente per quelli accoppiati con giochi diametrali ridotti e sottoposti alle pressioni elevate elaborate dall’amplificatore.

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