Il nuovo impianto consente di applicare tecnologie di nitrurazione gassosa di nuova generazione che vanno sotto il nome di “Zero Flow”. Nel processo “Zero Flow” il gas di nitrurazione è costituito unicamente da ammoniaca (NH3) a differenza di quanto avviene nella nitrurazione in atmosfera tradizionale dove vengono usate combinazioni di due gas (NH3 + NH3 dissociata e NH3 + N2). Questa caratteristica, unitamente al basso consumo di ammoniaca, riduce drasticamente l’impatto ambientale rispetto alle tecniche tradizionali. La regolazione della composizione chimica della atmosfera all’interno del forno e quindi del potenziale di nitrurazione avviene attraverso arresti temporanei e ripartenze del flusso di ammoniaca. Non è necessario controllare e aggiustare la dissociazione della ammoniaca come nelle tecniche tradizionali.
É sufficiente il controllo di un solo gas, l’idrogeno, durante gli arresti e le ripartenze del flusso, per risalire con precisione e semplicità al potenziale nitrurante. La tecnica di nitrurazione “Zero Flow” è quindi caratterizzata da consumi estremamente bassi dei gas di processo e da sistemi di controllo semplici che permettono di regolare con grande precisione la crescita e la struttura degli strati nitrurati. Le durezze ottenibili sono quelle tipiche degli strati nitrurati mentre è possibile ottenere spessori efficaci superiori a 0,4 mm. Il controllo della atmosfera nitrurante consente di ridurre al minimo, quando richiesto, la presenza della cosiddetta “coltre bianca”.
L’impianto è del tipo a camera calda con resistenze di riscaldamento e coibentazione esterne. Una soluzione che per temperature fino a 750 °C assicura grande uniformità di temperatura e semplicità di esercizio.
La zona utile di lavoro è di 900 mm in larghezza, 800 mm in altezza, 1200 mm in lunghezza con carico
fino a 1500 Kg.
Con questo impianto oltre alla nitrurazione con la tecnica “Zero Flow” è possibile anche eseguire:
Nitrocarburazione. Per questo è presente un dispositivo di alimentazione che permette di introdurre gas carburanti nella camera durante i trattamenti;
Postossidazione. Un apposito dispositivo permette l’introduzione di vapori di acqua distillata e la conseguente formazione di strati nitrurati e postossidati le cui principali caratteristiche sono la riduzione degli effetti di grippaggio e il miglioramento della resistenza alla corrosione;
Rinvenimenti di qualità. Un gruppo di pompaggio composto da pompa meccanica e pompa Roots consente, prima di iniziare il riscaldamento, di raggiungere una pressione residua inferiore a 10-1 mbar e quindi di eseguire il trattamento di rinvenimento in atmosfera di azoto purissimo esente da agenti ossidanti ed inquinanti. Inoltre la configurazione del tipo a camera calda dell’impianto assicura una uniformità di temperatura
migliore di +/- 5°C.