Il controllo diventa di processo: la sala metrologica

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Metrologia e controllo qualità sono oggi temi centrali quando si parla di processi produttivi: la sala metrologica, con i suoi macchinari, ne rappresenta il cuore.

Per essere competitivi a livello globale, i pezzi devono essere lavorati con tolleranze rigide, mentre l’evoluzione tecnologica impone standard qualitativi sempre più elevati. Con questo scenario, la metrologia riveste, per le case manifatturiere, un ruolo sempre più strategico e decisivo per confermare le posizioni di mercato, salvaguardando il vantaggio economico.

Cuore della metrologia è la sala metrologica, che certifica la qualità dei manufatti. Infatti, a lavorazione ultimata, con il monitoraggio post process viene verificato che la produzione e il pezzo siano coerenti con le rispettive specifiche. Nella maggior parte dei casi le verifiche vengono svolte offline, in un ambiente dedicato, dove le macchine di controllo sono installate secondo rigide specifiche: la sala metrologica.

Guardando al passato, le verifiche in sala metrologica sono state fra le prime ad essere introdotte perché permettevano di accertare e certificare la conformità del prodotto, un dato questo imprescindibile se l’azienda lavora in regime di garanzia di qualità. Oggi è però chiaro come, affidarsi solo alla verifica in sala metrologica, oltre ad essere un collo di bottiglia per il processo produttivo, può essere causa di inefficienza, dato che le informazioni sulla conformità sono fornite solo a processo finito, quindi senza alcuna possibilità di intervento. Per questo si sono sviluppati sistemi di verifica in process, che in ogni caso non escludono il ricorso alla sala metrologica che resta l’unica preposta alla certificazione finale delle conformità.

Coordinate Measuring Machine: il ruolo delle CMM

Sono note come CMM (Coordinate Measuring Machine – Macchina di Misura a Coordinate) per il principio secondo cui lavorano: la testa di misura, dotata di sonda, si avvicina alla superficie del pezzo toccandola, viene registrata la posizione da sensori specifici, traducendo il rilevamento in coordinate, secondo il sistema della macchina. La gestione della macchina e dei dati è affidata a software dedicati, in grado di restituire informazioni interpretabili dagli addetti.

Le macchine di misura sono considerate il fiore all’occhiello della sala metrologica e, per garantire l’elevato grado di precisione, necessitano spesso di un ambiente dedicato, privo di vibrazioni e termostatato.

Le CMM sono classificate in funzione del volume di misura e del tipo di struttura, che deve essere molto rigida e stabile, per poter garantire precisione e accuratezza.

Le CMM di ultima generazione offrono interessanti vantaggi derivanti dall’utilizzo di tecnologie di scansione a 3 e 5 assi che consentono di eseguire le misure di forme complesse in modo più rapido e approfondito e forniscono funzioni più sofisticate per l’analisi e i rapporti. In particolare, con l’introduzione della scansione a 5 assi è stato fatto un vero e proprio salto generazionale, rendendo la scansione molto più veloce, pur mantenendo una elevata precisione e garantendo la ripetibilità. Questa evoluzione è stata possibile sia grazie all’innovazione tecnologica sia alla crescita che ha avuto l’IT, col conseguente sviluppo di software di nuova generazione, in grado di gestire sia l’aumento della velocità che il maggior numero di informazioni sul manufatto.

Quando la CMM lavora abbinata ai calibri da officina più evoluti, peraltro molto versatili, permette di raggiungere una funzionalità di misura comparativa rapida, migliorando sensibilmente l’efficienza del processo produttivo.

 

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