È un’offerta ricca quella della O.M.G. di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia. Si parte dalle più piccole teste ad angolo con oltre 110 modelli, alle più grandi teste a sfacciare e teste per la grande industria della serie BAH.
Nata intorno agli anni Sessanta come laboratorio di piccole dimensioni, specializzato nella progettazione e fabbricazione di teste multiple. L’azienda conta oggi una cinquantina di dipendenti ed è presente sul mercato globale con soluzioni sia standard che speciali. Oggi la gamma di prodotti si è ampliata e conta teste ad angolo (anche per grosse asportazioni), moltiplicatori di giri, torrette a revolver, teste multiple ad interassi variabili, per spuntatura ingranaggi, a giunti universali.
La linea FH di teste a sfacciare
L’ultima sfida di O.M.G. sono le teste a sfacciare della serie FH, da applicare su macchine utensili a controllo numerico. Predisposte per avere l’asse U controllato, consentono di eseguire lavorazioni di alta precisione quali sfacciatura esterna e interna, alesatura, filettatura cilindrica, conica o qualsiasi interpolazione con gli assi della macchina utensile. Le teste a sfacciare possono essere applicate, sia manualmente che automaticamente, su qualsiasi centro di lavoro, più frequentemente su alesatrici, torni verticali o macchine speciali.
Prodotte in quattro differenti taglie, FH400, FH540, FH640 e FH800, le teste offrono un rapporto di riduzione per l’applicazione anche su macchine con potenze mandrino limitate, garantendo la coppia necessaria alla lavorazione. Le teste a sfacciare marcate O.M.G. si distinguono per il sistema di azionamento della slitta, montato direttamente sulla parte rotante. La serie FH, inoltre, può essere fornita con: un sistema di bloccaggio idraulico della slitta per avere massima precisione e rigidità durante le lavorazioni più gravose, l’ingrassaggio automatico della cinematica interna e dei cuscinetti, il portautensile radiale o assiale CAPTO, con predisposizione per il Coromant Cutting Tools di Sandvik e il bilanciamento automatico.
