Video – INTESI | Flessibilità e personalizzazione: quando la scelta è “raffinata”

Alessandro Ariu e Simone Franza

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L’integrazione del software factory ERP di Intesi ha permesso a Paresa, impresa leader nelle forniture meccaniche per il mondo oil&gas, un notevole salto di qualità digitalizzando completamente il controllo di gestione e ottimizzando così le risorse.

Più grande di un campo da calcio e in grado di contenere oltre 40 piscine olimpioniche. Queste sono le dimensioni di un serbatoio da raffineria destinato a uno stabilimento ENI del sud Italia. E che per Paresa, azienda italiana leader nelle forniture meccaniche per il settore oil&gas, è una commessa come tante. «È dal 1978 che Paresa è un solido partner per il settore petrolifero ed energy in generale – dichiara Davide Montalti, direttore tecnico con oltre 20 anni di esperienza in azienda. Inizialmente l’azienda si occupava di manutenzione e costruzione di serbatoi all’interno di raffinerie e depositi, principalmente in Italia. Dopo 45 anni, questo continua a essere il core business sebbene adesso abbracci con un approccio più olistico la realizzazione di impianti chiavi in mano per il mondo oil&gas».

Tale ampliamento dell’offerta è avvenuto nei primi anni Duemila, quando il mercato domestico era in sofferenza e, pertanto, Paresa ha deciso di compiere il grande passo verso l’internazionalizzazione diversificando i mercati e realizzando i primi serbatoi di stoccaggio per idrocarburi dapprima nel Golfo Persico per poi passare all’Africa Settentrionale. «Per compiere questo salto – prosegue Montalti – Paresa ha dovuto ampliare il proprio business passando dalla costruzione del singolo serbatoio alla realizzazione di impianti chiavi in mano cuciti sulle esigenze del singolo cliente che includessero anche le opere collegate di ingegneria civile, il piping e i sistemi di controllo elettro-strumentale. Questo ci ha permesso di realizzare progetti di un valore sensibilmente maggiore in Iraq, Nigeria, Marocco, Algeria, Libia e anche nel nord Europa divenendo fidati fornitori delle grandi holding del mondo dell’energia».

La strategia ha avuto successo e oggi Paresa conta varie sedi sia in Italia sia nel mondo. L’headquarter è a Cesena e vi è uno stabilimento produttivo a Gualdo nel quale vengono effettuati attività di preproduzione. È in questo luogo che ogni anno vengono lavorate circa 11mila tonnellate di lamiera in spessori dai 3 agli 80 mm con un parco macchine composto da un ossitaglio, due pantografi a plasma, numerose postazioni di saldatura di varie tipologie (tra le quali arco sommerso, tig e filo), una sezione di formatura con calandre e pressa a freddo, una stazione di sabbiatura e verniciatura e una di zincatura a caldo.

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Oltre alla produzione e manutenzione dei serbatoi Paresa nel corso del tempo ha ampliato la propria offerta fornendo soluzioni chiavi in mano complete di opere di ingegneria civile e sistemi di piping

A fianco di questi due storici stabilimenti vi sono, sempre in Italia, una serie di siti, a partire dalle raffinerie ENI in Sardegna alla raffineria di Milazzo, nei quali Paresa ha una presenza fissa per garantire continui interventi di monitoraggio e manutenzione. Sono presenti anche branch in Marocco, Nigeria e Algeria; altri stati sono stati presidiati con sedi temporanee costituite per seguire progetti ad hoc come in passato è avvenuto in Bahrain, in Azerbaigian, in Belgio e Israele.

«Se dovessi riassumere l’elemento che differenzia Paresa dalla concorrenza – dichiara il direttore tecnico – è senza dubbio la capacità di proporre alla clientela soluzioni su misura, superando tutto quello che può essere considerato standard e garantendo, al contrario, la massima flessibilità. Questo è per noi possibile a prescindere dalle dimensioni dei progetti, permettendoci di approcciare sia i grandi colossi sia i singoli investitori che si stanno facendo strada nei mercati emergenti».

Va da sé che la richiesta di flessibilità in progetti che comportano la trasformazione di migliaia di tonnellate di lamiera richiede un notevole sforzo organizzativo e in questo l’adozione di Factory ERP di Intesi ha portato un enorme beneficio.

Dall’analogico al digitale grazie a Intesi

Prima dell’introduzione della software suite di Intesi la gestione di Paresa era prevalentemente analogica: dalla schedulazione della produzione, alla tracciabilità dei semilavorati all’interno dell’officina, al controllo degli avanzamenti, tutto veniva svolto manualmente con enorme dispendio di tempo e risorse considerando i possibili errori umani e il loro impatto non trascurabile viste le stringenti normative del settore oil&gas che richiedono perfino le informazioni di colata dei vari componenti dei serbatoi.

Racconta Montalti: «Negli ultimi anni la necessità di migliorare il controllo dei processi produttivi era diventata impellente e, facendo le ricerche tra i vari fornitori, ci siamo confrontati anche con Intesi la quale si è subito resa disponibile a soddisfare le nostre necessità, che sapevamo non essere banali. Gli elementi che per primi ci hanno colpito sono stati la grafica accattivante e la semplicità di utilizzo dell’intera suite di Factory ERP; al contempo avevamo necessità di personalizzare la versione standard del software, codificando i nostri pezzi e i nostri processi, e abbiamo trovato nei consulenti Intesi persone estremamente disponibili che ci hanno dato un supporto fondamentale in questa difficile fase».

Paresa ha compiuto il grande balzo verso la digitalizzazione adottando il software Factory ERP di Intesi. La possibilità di gestire a colpo d’occhio l’avanzamento di produzione è solo uno degli enormi vantaggi ottenuti

Le difficoltà alle quali allude Montalti sono le tipiche derivanti da una produzione sartoriale. È risaputo che tutto ciò che è fuori standard sovente è nemico dell’automatizzazione. In questo, il plus offerto da Intesi è stata la flessibilità, espressa tramite sviluppi ad hoc, che hanno permesso di adattare Factory alle necessità dell’azienda romagnola, oggi dotata della completa suite software: il modulo ERP di Factory per recepire le distinte base, lanciare i cicli di produzione, gestire le fasi di lavorazione e monitorarne gli avanzamenti; il modulo di pianificazione della produzione; quello di gestione del magazzino e di gestione collaudi.

«Abbiamo scelto di dotarci del pacchetto più completo spinti dalla nostra curiosità – dichiara il direttore tecnico – l’integrazione avviene un passo alla volta e scopriamo continuamente nuove opportunità. Il nostro obiettivo è riuscire a implementare tutte le funzionalità entro il prossimo anno, compresa la gestione collaudi e magazzino, raggiungendo così l’obiettivo di una digitalizzazione al 100%».

Sebbene quindi il lavoro di integrazione non sia completato il processo produttivo di Paresa ha già avuto benefici importanti.

«I nostri progetti coinvolgono varie discipline, pertanto il vero punto di partenza del ciclo produttivo è l’ufficio nel quale si svolge un’accurata fase di pianificazione che dura anche diversi mesi per poi passare alla produzione, ambito nel quale il software Intesi entra in gioco. Le distinte base vengono lanciate su Factory ERP, quindi si assegnano cicli produttivi e scadenze tenendo conto del carico di lavoro dei vari macchinari. Durante il procedere della commessa il software aggiorna i dati di avanzamento lavori con possibilità di avere il dato aggregato o l’esploso per dettaglio con ogni singola fase.

Tutte queste operazioni prima venivano svolte manualmente quindi abbiamo subito visto incrementi in termini di efficienza nella gestione della produzione, nel controllo degli avanzamenti e, soprattutto, nella gestione della logistica».

Quest’ultimo aspetto è di fondamentale importanza non solo per il corretto transito dei semilavorati ma anche per certificare l’origine dei materiali: l’integrazione di Factory ERP con il software di taglio ha garantito una perfetta tracciabilità eliminando il rischio di errore e la necessità degli onerosi controlli manuali.

Infine, è apprezzata anche la funzionalità di reporting che permette ad ogni manager di visualizzare dashboard intuitive con tutte le informazioni necessarie a monitorare l’avanzamento della produzione, a fornire informazioni al cliente e a prendere decisioni; tali informazioni sono sempre a portata di mano dal momento che, grazie al servizio di cloud computing di Factory ERP, per accedervi è sufficiente uno smartphone e la connessione a internet.

Il partner ideale, sempre disponibile a dare supporto

L’implementazione di un sistema di gestione della produzione è stato un cambiamento epocale, le novità non sono mai facili da implementare e, come spesso accade, anche in Paresa si sono verificati due tipi di approccio: entusiasmo e scetticismo.

Intesi ha supportato la necessità di flessibilità di Paresa sviluppando funzionalità ad hoc in modo da garantire una soluzione che incontrasse tutti i requisiti richiesti

Racconta Montalti: «I primi sono coloro che avevano già dimestichezza con gli strumenti digitali o erano stati coinvolti nel processo di implementazione, insieme a chi ha avuto modo, come gli operatori della logistica, di apprezzare da subito i benefici apportati dal software in termini di sgravio di compiti manuali e ripetitivi, come ad esempio il tracciamento dei semilavorati. Ad aver avuto qualche difficoltà in più è stato quel personale che magari, a causa delle proprie mansioni, non aveva tratto un beneficio diretto dall’implementazione di Factory ERP, in quanto l’azione andava a favorire principalmente altre funzionalità in azienda. Ma si tratta più che altro di aspetti legati alla specificità della mansione svolta».

In questa fase di integrazione, come nel pre-sales, il supporto di Intesi è stato prezioso dal momento che i tecnici dell’azienda piacentina hanno supportato attivamente Paresa erogando formazione in loco e aiutando anche i più dubbiosi a comprendere i benefici che la digitalizzazione apporta all’intero ecosistema aziendale. Il supporto non si è esaurito con il training al personale: anche ora che è stata raggiunta piena autonomia viene sempre mantenuto un canale aperto per i costanti aggiornamenti, così da poter cogliere tempestivamente ogni opportunità di miglioramento.

Verso le nuove sfide della green economy

L’esperienza e la reputazione acquisita nel tempo hanno permesso a Paresa di crescere fino a raggiungere dimensioni non certo trascurabili; ne sono un esempio i 90 milioni di euro di fatturato generati nel precedente esercizio grazie all’opera delle oltre 300 maestranze che lavorano nei vari reparti e nelle varie sedi. Questi numeri sono destinati a crescere: ne è prova il fatto che si stia lavorando ad ampiamenti che andranno a portare gli attuali 70mila mq di superficie produttiva a quota 100mila.

Il futuro è anche ricco di sfide; se nel corso degli oltre 40 anni di storia di Paresa l’offerta si è ampliata rimanendo sullo storico core business legato ai serbatoi per lo stoccaggio di idrocarburi, guardando in avanti ci si aspettano, se non delle vere e proprie rivoluzioni, dei sensibili cambiamenti. Le politiche green incentrate sulle energie rinnovabili che negli ultimi hanno stanno prendendo sempre più piede suggeriscono all’azienda di esplorare anche nuovi ambiti, ed è a questo che l’ufficio ricerca e sviluppo sta lavorando già da tempo.

«Non sarebbe prudente – dichiara Montalti – proseguire esclusivamente nella direzione che abbiamo percorso fino ad ora; gli impatti che i temi legati all’ecosostenibilità avranno nel prossimo futuro sono assai incerti, di conseguenza il nostro reparto di ricerca e sviluppo è all’opera per studiare soluzioni che intercettino questi cambiamenti sul nascere: ci stiamo infatti interessando allo stoccaggio dell’idrogeno, nel caso in cui si andasse verso l’integrazione di questa fonte di energia, e allo stoccaggio dell’anidride carbonica prodotta dagli impianti industriali in modo da evitarne l’emissione in ambiente “Carbon capture”».

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Da sinistra: Gianluca Lessi, direttore di stabilimento di Paresa; Christian Scalzotto, responsabile commerciale di Intesi; Davide Montalti, direttore tecnico di Paresa

La certezza è che, se già oggi la produzione di Paresa si può definire sartoriale, lo sarà ancor di più domani, quando l’attività legata all’oil&gas non sarà più di tipo esclusivamente tradizionale. Risulteranno così ancora più evidenti e strategici i benefici ottenuti grazie alla digitalizzazione avviata con Factory ERP.

«L’efficientamento raggiunto grazie a Intesi mi ha stupito andando oltre le aspettative – dichiara e conclude Montalti. Al momento abbiamo integrato circa l’80% delle funzionalità quindi in futuro dobbiamo lavorare per rendere operativo il modulo di pianificazione e controllo e quello per la gestione dei collaudi. Sono fiducioso che anche in questo caso i risultati saranno sorprendenti. Se dovessi immaginare dei futuri sviluppi da chiedere a Intesi desidererei delle funzionalità per la gestione dei montaggi presso i clienti dal momento che questa costituisce una fase delicata per noi e, vista la disponibilità dell’azienda nel venire incontro alle necessità dei clienti, non escludo che in futuro ciò possa diventare realtà».

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