Macchine utensili a tutta tecnologia: una formula per la leadership

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Yamazaki Mazak, un marchio di indiscusso prestigio nel campo delle macchine utensili e dell’automazione, che non viene scalfito dal tempo ma, anzi, conferma anno dopo anno, grazie ai suoi solidi storici fondamentali: qualità, affidabilità, contenuto tecnologico.

Oltre una decina di serie di macchine utensili prodotte in vari paesi del mondo: centri di lavoro verticali e orizzontali, soluzioni tecnologiche avanzate come i sistemi multitasking per fresatura e tornitura, soluzioni a 5 assi, tecnologia di taglio laser, soluzioni di automazione. Uno storico controllo Mazatrol, oggi evoluto nella versione DX, che integra strumenti per incrementare la produttività e l’ottimizzazione dei sistemi di lavorazione, anche grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Un marchio molto apprezzato dal mercato italiano, esigente e competente, che da oltre 30 anni ha consentito l’acquisizione di fette di mercato sempre più ampie fornendo soluzioni tecnologiche innovative per l’industria manifatturiera grazie a una rete commerciale capillare, ma anche al suo Centro di Eccellenza.

Nel Centro Tecnologico Mazak Italia di Cerro Maggiore i visitatori, diverse centinaia anno per anno, sono guidati da tecnici esperti a esplorare le più recenti tecnologie di lavorazione e quindi sono in grado di accrescere le proprie conoscenze e competenze. Ma non solo, dotato di fine intuito commerciale, il suo amministratore delegato Marco Casanova, dal 2023 anche amministratore di Yamazaki Mazak Deutschland, ha da tempo intuito che il servizio, un buon servizio, sarebbe stato il completamento ideale della proposta commerciale di un marchio di prestigio. Oggi il pacchetto completo è gestito da un team di persone motivate verso il lavoro di squadra in ogni ambito aziendale, dove però trova spazio la massimizzazione del potenziale di ogni singolo collaboratore, che costituisce il vero capitale aziendale.

In questo periodo complesso con quale strategia si sta muovendo il settore delle macchine utensili?

Dal punto di vista generale il settore si sta muovendo verso strategie di accorpamenti e riorganizzazioni per realizzare strutture aziendali più importanti. Anche dal punto di vista locale, mentre si vedono aziende che presentano stabilità, come Mazak, ne vediamo altre coinvolte in un fermento che ha come obiettivo la crescita attraverso forme di aggregazione. Il fenomeno riguarda sia i costruttori sia gli importatori, perché tutti hanno la necessità di avere una massa critica importante per continuare a restare su un mercato globale sempre più complesso e competitivo. Per quanto riguarda i costruttori, è ipotizzabile che assisteremo a qualche chiusura per trasferimento della produzione in altre aree e quindi, da qui a 5-6 anni, molto probabilmente, vedremo sul mercato un numero minore di player, ma di dimensioni maggiori. Il segreto della sopravvivenza è essere presenti sui mercati mondiali e fare numeri importanti. La presenza di fondi finanziari in alcune medie aziende ha questo obiettivo.

In questo gioco economico, anche all’importatore viene chiesto di farsi carico di determinati numeri e, per essere in grado di sostenere le richieste del costruttore, deve strutturarsi in maniera adeguata e supportare costi di distribuzione sempre più importanti. Sarà inevitabile la difficoltà di alcuni di loro di restare sul mercato. Segnalo poi i produttori cinesi, che si stanno preparando a entrare in Europa con le macchine utensili e lo faranno in maniera importante. Questo porterà a una scossa su tutto il settore“.

Come giudica l’attuale mercato delle macchine utensili?

A partire dagli ultimi 10 anni vogliamo essere guidati dai dati, ma i dati bisogna anzitutto saperli interpretare, e poi non sono mai la cartina di tornasole del vero mercato. Il settore della macchina utensile non è retrocesso come si immagina, sia perché aziende che investono ce ne sono, sia per via della Transizione 5.0 e dell’effetto 4.0 che perdura, sia per via di settori in crescita come il medicale, l’impiantistica, la difesa, i costruttori di macchine e l’aerospace. Purtroppo, come è noto, al momento l’automotive non è tra questi. Certamente si tratta di un mercato più difficile ed è necessario avere la capacità di interpretare e anticipare le esigenze. Per quanto riguarda Mazak, ci interfacciamo con aziende di tutte le dimensioni e tipologie e, ad oggi, continuiamo a lavorare su numeri che, sebbene più fisiologici, restano in linea con le nostre aspettative. Disponiamo di una rete vendita dinamica e motivata e quindi per il futuro siamo moderatamente positivi“.

L’HCN-4000 Neo abbinato al sistema MPP (Multi Pallet Pool).

Quali sono oggi le motivazioni all’investimento?

Le motivazioni sono cambiate. Il mercato è attivo perché l’investimento strumentale non viene fatto per colmare una carenza produttiva ma per pianificare un futuro di crescita, e la macchina utensile è sempre lo strumento protagonista per farlo. Devo dire che, da questo punto di vista, il nostro manifatturiero non è fermo. Del resto, immaginiamo una macchina utensile di costo medio: per un’azienda sana che lavora con regolarità, l’investimento che, data la grande varietà e qualità dei prodotti disponibili, è affrontabile e pianificabile, è fatto oggi soprattutto per il futuro. La macchina moderna è tutto un altro strumento rispetto a quello di soli 10 anni fa: è diventata molto più user friendly. Oggi offre una maggiore facilità di programmazione, migliore utilizzo nella lavorazione del pezzo, manutenzione programmata grazie a una diagnostica più evoluta, possibilità di connessione tra macchine utensili tramite ERP e/o operatore attraverso PC e funzionalità che permettono più lavorazioni.

C’è tuttavia un aspetto altrettanto importante da sottolineare: i macchinari di nuova generazione richiedono competenze di processo che comportano un investimento nella formazione. Non basta più sapere programmare o condurre la macchina, è necessario comprendere i flussi produttivi, la logica delle lavorazioni integrate, l’ottimizzazione dei tempi ciclo e la gestione della qualità in tempo reale. In altre parole, l’operatore passa da un ruolo esecutivo a uno tecnico e volto a interpretare i dati, prevenire criticità e integrare il macchinario nel processo complessivo dell’azienda. Una realtà che investe oggi in una macchina utensile di nuova generazione dispone quindi di un bene capace di coniugare tecnologia e visione: non solo produttività immediata, ma anche crescita delle competenze e rafforzamento della competitività aziendale sul lungo periodo. Come sappiamo, la disponibilità di questo know how non è scontata. Le figure capaci di coniugare conoscenze meccaniche, digitali e di processo sono oggi molto richieste e difficili da reperire. Mazak Italia, dal canto suo, sta investendo molto anche in questo senso, potenziando i corsi della Mazak Academy per formare nuove professionalità e sostenere le aziende nel percorso di aggiornamento tecnico“.

La crisi dell’’automotive fa parlare sempre più della necessità di riconversione. Cosa ne pensa?

È certo che il crollo del settore automotive ha portato a una profonda crisi del settore produttivo, ma credo che questa tendenza abbia avuto inizio parecchi anni fa ed è uno scenario purtroppo noto, soprattutto nel nostro paese. In ogni caso, l’Italia rimane un’eccellenza nel manifatturiero, è seconda solo alla Germania e il processo di riconversione di cui parliamo non è iniziato ora. Le nostre aziende hanno iniziato questo percorso già da anni. Se la ragione è, da un lato, la loro indiscussa lungimiranza, dall’altro occorre ricordare che chi ha ritenuto, ad esempio, di potersi ingaggiare nel settore aeronautico partendo dalle lavorazioni di componenti per il settore alimentare, ha dovuto partire diversi anni fa, perché il percorso delle approvazioni e certificazioni richiede tutta una serie di passaggi. Detto questo, non possiamo non accennare al settore defense, che sta inevitabilmente prendendo sempre più piede in Italia come in altre parti d’Europa. La portata ad oggi non è al momento misurabile ma certamente avrà un effetto importante in termini produttivi. In alcune realtà manifatturiere, chi produceva componenti per l’automotive ha iniziato a produrre anche componenti per la difesa, ma, come dicevo, non parlerei prettamente di riconversione perché si tratta di imprese attrezzate per fare di tutto.

La mia personale opinione è che il manifatturiero deve e vuole essere identificato con la possibilità di realizzare un manufatto e non essere legato unicamente a un settore. La tendenza è di lavorare un numero di lotti inferiori ma di grande valore, e mercati avanzati come quello italiano sono sempre più specializzati nel gestire la complessità del manufatto. Anche l’automazione è diventata molto flessibile nel permettere di cambiare velocemente tipologia di lavorazione. Parliamo di un trend che va di pari passo con l’evoluzione stessa della macchina utensile, che porta in sé la possibilità di inglobare diverse tecnologie in un’unica soluzione. In altre parole, la riconversione è insita nel macchinario stesso, perché le macchine utensili di nuova generazione sono sempre più multitasking e quindi consentono alle imprese di diversificare la produzione senza stravolgimenti strutturali“.

Quindi il pallino della competitività sarà nelle mani dei costruttori capaci di proporre macchine utensili più complesse?

Per quanto ci riguarda, sì. Le macchine utensili stanno diventando sempre più complete. Per soddisfare diversi processi oltre la fresatura e la tornitura, ad esempio, è stata inserita sull’INTEGREX la funzione di dentatura con un grado di precisione elevato, pari a quello di una dentatrice. Ne abbiamo consegnate alcune anche ad aziende specifiche del settore. Potrebbe sembrare un’applicazione specifica ma, in realtà, permette di rispondere a una più ampia richiesta della clientela.
Scegliere una macchina utensile di ultima generazione rappresenta un enorme vantaggio, perché IA, nuove tecnologie applicate, altissima affidabilità e precisione sono garanzia di un investimento che crea valore nel tempo“.

Cybersecurity e IA: un tema critico?

L’Intelligenza Artificiale ormai gioca un ruolo sempre più da protagonista con molte applicazioni disponibili. Ricordo solo l’auto adattabilità della macchina utensile, cioè la sua capacità di adattare le proprie impostazioni e la propria operatività in modo autonomo e intelligente in risposta a cambiamenti o incertezze del processo produttivo, ottimizzando le prestazioni in tempo reale per garantire qualità ed efficienza. Si pensi a una girante per motore aeronautico, la lavorazione delle palette e la macchina che si auto adatta in funzione delle vibrazioni, della velocità del mandrino e di altri eventi. Di recente ho visitato l’Università di Aachen e in un laboratorio si stava trattando proprio questo tema, tenendo conto della forza dell’utensile, del portautensile e delle vibrazioni del terreno. L’IA risiede anche nel nostro controllo numerico Mazatrol SmoothAi che immagazzina una varietà di fonti di informazione – tra cui parametri di lavorazione, processi di taglio usati in precedenza e dati ambientali – per migliorare continuamente le prestazioni con conseguente riduzione della durata dei cicli e migliore qualità delle superfici lavorate.

Certamente la cybersecurity è un tema critico che anche Mazak, come azienda mondiale, sta affrontando. La disponibilità di una connessione sicura che preveda un robusto sistema di sicurezza è imprescindibile, specialmente quando diventa possibile il comando verbale e il controllo da remoto della macchina. Applicazioni simili, presenti nelle nostre macchine utensili, rendono possibile fare una gestione virtuale completa a video di una macchina utensile dislocata anche a molti km di distanza, incluso l’eventuale sistema di automazione. La stessa potenzialità è prevista anche per il nostro servizio di assistenza tecnica. Da settembre siamo partiti con il servizio iConnect M-2-M: lo utilizziamo per la diagnosi da remoto e anche in questo caso non possiamo prescindere da un flusso di dati sicuri in un ambiente protetto“.

Il controllo Mazatrol, oggi evoluto nella versione DX, che integra tutta una serie di strumenti per incrementare la produttività e l’ottimizzazione dei sistemi di lavorazione, anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

In definitiva quali i driver della produzione Mazak?

I driver fondamentali sono qualità, versatilità, facilità d’uso e automazione. La qualità, nel nostro settore, è strettamente legata al concetto di affidabilità, cioè alla capacità di mantenere le promesse nel tempo. Ciò significa precisione, ripetibilità e capacità di garantire lo stesso livello produttivo anche dopo anni di lavoro. Inoltre, poter fare affidamento sulla continuità produttiva significa avere un ridotto fabbisogno di manutenzione e ricambi, e questo non è un aspetto da sottovalutare. Al di là del costo iniziale dell’investimento, occorre infatti considerare il costo complessivo di esercizio nell’arco di 10 anni. La versatilità, come dicevamo, significa disporre di macchine utensili multitasking, capaci di inglobare diverse tecnologie in un’unica soluzione senza però tralasciare la facilità d’uso e di programmazione. Si pensi al nostro CNC Mazatrol Smooth: consente di importare un modello 3D da cui genera automaticamente il percorso utensile. Si tratta di uno degli strumenti più potenti disponibili sul mercato.

L’automazione, infine, è flessibile, cioè in grado di variare la produzione nel più breve tempo possibile, garantendo al contempo qualità e versatilità delle lavorazioni. Poi la macchina è diventata un vero e proprio partner in grado di consigliare strategie di lavorazione, di auto apprendere e supportare l’operatore con funzioni avanzate come la diagnosi preventiva di possibili collisioni, di pianificare gli interventi in anticipo riducendo i fermi macchina grazie alle funzioni di manutenzione predittiva. In conclusione, puntiamo a offrire macchine capaci di evolversi insieme al cliente e di accompagnarlo nella sua crescita futura con fiducia“.

EMO 2025: quali novità?

Molte sono le novità. Un 5 assi di più ampie dimensioni per un diametro 700 mm, evoluzione di un prodotto molto apprezzato dalla clientela italiana e prodotto nel nostro stabilimento in UK; un tornio di piccole dimensioni con doppia torretta, mandrino e doppio mandrino prodotto in Singapore; la versione aggiornata del nostro prodotto di punta giapponese Integrex i-H; il centro di lavoro giapponese Variaxis C-600, molto venduto in Italia, nella nuova versione C-700; una serie di automazioni importanti come Integrex i-450H con un’automazione frontale di grosse dimensioni che può sostenere un peso fino a 300 kg con un antropomorfo; un MPC multi pallet center; il VC-Ez, il primo centro di lavoro prodotto nel nostro stabilimento in India, molto accattivante dal punto di vista del prezzo; l’Integrex j-200 NEO, novità eccezionale con testa in continuo, come entry level delle macchine multitasking, versatile, progettata per lavorazioni complesse ad alto mix e basso volume, con un interessante rapporto prezzo/prestazioni; una macchina laser; l’HCN-4000 Neo abbinato al sistema MPP (Multi Pallet Pool), una delle 12 soluzioni di automazione in mostra, pensata per rispondere alle esigenze di produzione ad alta flessibilità e basso volume.

Sottolineo che con la nuova serie Neo abbiamo ottenuto una riduzione del 22% delle emissioni di CO₂, perlopiù grazie all’uso intelligente di inverter e servoazionamenti. Inoltre è stato sviluppato un software che spegne i sottosistemi della macchina quando non sono in uso. Stiamo inoltre esaminando attentamente i sistemi di aria, refrigerante e idraulico con i nostri fornitori per apportare miglioramenti in questi ambiti“.

Mazatrol DX: un insieme di strumenti per la gestione ottimizzata e amichevole della macchina

Mazatrol DX ha ampliato le funzionalità Mazatrol e, oltre alla massimizzazione della produttività della macchina, oggi abbraccia tutti gli aspetti della lavorazione, compresa la stesura di preventivi, la pianificazione intuitiva delle automazioni e la guida alla configurazione delle macchine, nonché le operazioni di fissaggio e predisposizione degli utensili. Di estrema utilità le sue funzionalità con l’Intelligenza Artificiale SmoothCAM per PC. L’ottimizzazione della produzione si giova dell’elaborazione di quotazioni automatiche e rapide, della programmazione automatizzata dei pezzi, della simulazione virtuale della lavorazione, nonché dell’ottimizzazione e analisi della lavorazione delle macchine. Di estrema importanza, in risposta alla domanda del mercato caratterizzato da una carenza di operatori CNC, Mazatrol DX guida in modo intuitivo i giovani operatori nelle fasi di configurazione della macchina. Le istruzioni di configurazione integrate nella macchina consentono lo sviluppo di procedure di configurazione in materia di lavorazione, fissaggio e automazione, che permettono un significativo risparmio di tempo.

Gestione efficiente delle commesse

Il tempo di gestione delle commesse viene abbattuto nella fase di quotazione e nella successiva fase di setup macchina. Mazatrol DX consente di gestire le commesse in un flusso unico che parte dal modello 3D del pezzo da realizzare, per arrivare alla stima di costi e tempi di produzione in modo da fornire rapidamente una quotazione, generando successivamente il programma di lavorazione completo di supporto al setup macchina. Fin dagli inizi, Mazatrol DX ha superato le aspettative rispetto alle altre proposte sul mercato, con una drastica riduzione dei tempi di gestione delle commesse. Mentre il processo tradizionale richiede 168 minuti, Mazatrol DX lo riduce del 53% grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Programmazione in ufficio

Collegando e connettendo le macchine in rete si ha uno scambio continuo di dati tra ufficio e produzione per una comunicazione immediata e snella. I programmi vengono impostati in ufficio riducendo notevolmente i tempi operativi a bordo macchina. Grazie al digital twin le macchine in produzione sono costantemente sincronizzate con il software presente in ufficio. Importando dall’ufficio i modelli 3D degli utensili e delle attrezzature, la simulazione di lavorazione è più completa e sicura, senza interferire con la produttività della macchina che non subisce interruzioni dovute alla programmazione a bordo macchina.

Nessun errore con il setup automatico

Digitalizzare i processi consente di eliminare gli errori dati da intuizione e sperimentazione da parte dell’operatore, non sempre preciso. Il setup automatico rende queste operazioni rapide e affidabili. Il controllo numerico guida l’operatore passo dopo passo nelle diverse fasi di setup di pezzo e utensili. Un grosso supporto per gli operatori meno esperti.

Gestione del parco macchine con un unico software

Mazatrol DX è la soluzione innovativa che semplifica la gestione del parco macchine Mazak, grazie all’utilizzo di un unico software integrato con tutti i programmi Mazatrol Smooth, consentendo di scambiare facilmente informazioni tra i vari sistemi per una gestione efficiente e coordinata della produzione. L’aggiornamento di Mazatrol DX è gratuito e può essere eseguito in autonomia attraverso il portale clienti Mazak iConnect. Un’altra caratteristica fondamentale di Mazatrol DX è il software Project Manager incluso. Questo strumento avanzato permette non solo lo scambio di singoli programmi con il controllo numerico Smooth, ma consente anche il trasferimento dell’intero progetto, completo di tutte le informazioni necessarie alla realizzazione del pezzo, come tipo di attrezzature, griffe, parametri e dati utensili. Queste informazioni vengono trasferite direttamente in macchina, pronte per essere utilizzate dall’operatore.

Integrex j-200 NEO

Modello base per macchine multitasking:

  • L’eccezionale versatilità di fresatura consente di tagliare da tutte le direzioni con un unico utensile, riducendo il numero di utensili necessari;
  • Ampia gamma di opzioni di lavorazione con asse B indicizzato ogni 1 grado;
  • Il mandrino principale utilizza un mandrino motore integrato ad alta potenza e coppia elevata;
  • Visualizza il consumo energetico e la potenza rigenerativa con la funzione “Risparmio energetico” sul sistema CNC;
  • Automazione semplice con EZ Loader, una cella d’automazione con robot collaborativo.

Eccezionale versatilità di fresatura per lavorazioni multi faccia: il mandrino di fresatura può essere indicizzato con incrementi di 1 grado, consentendo la lavorazione di diametri esterni, superfici frontali e lavorazioni diagonali con un unico utensile. Analogamente, il secondo mandrino esegue diverse lavorazioni con un unico utensile, riducendo i tempi di ciclo. Le specifiche ad alte prestazioni con indicizzazione di 0,0001° offrono una maggiore versatilità per una varietà di pezzi:

  • 1: |180°
  • 2: |30°

Mandrino principale: progettato per un’ampia gamma di pezzi da lavorare. Il mandrino motorizzato integrato ad alta potenza e coppia elevata offre eccellenti capacità di lavorazione. Le specifiche ad alte prestazioni forniscono potenza e coppia ancora più elevate, pari a 18,5 kW (25 CV) e 326 Nm, consentendo ulteriori miglioramenti della produttività.

Il secondo mandrino esegue lavorazioni continue (Integrex j-200S NEO). Ciò è efficace nel ridurre i tempi di attrezzaggio per i pezzi che richiedono l’allineamento di fase. La lavorazione continua prima e seconda del pezzo finito contribuisce alla precisione della lavorazione.

Risparmio energetico: il consumo energetico e l’energia rigenerativa prodotta dalle apparecchiature a risparmio energetico possono essere visualizzati visivamente sul sistema CNC per stimolare la consapevolezza del risparmio energetico. Inoltre, il sistema può controllare il refrigerante e altre apparecchiature in base alla quantità di taglio per ridurre il consumo energetico (è richiesto un sistema di raffreddamento Smooth opzionale per il controllo del refrigerante e di altre apparecchiature, ndr).

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