Le attività di svago, meglio note come di team building, rappresentano solo in superficie uno strumento di evasione dalla realtà lavorativa. Servono piuttosto a comprendere meglio le persone, migliorare i rapporti tra colleghi, sviluppare fiducia e senso di collaborazione, anche all’interno delle aziende manifatturiere.
Comprendere meglio le persone e migliorare i rapporti tra coloro che lavorano insieme è uno degli obiettivi che si prefigge il team building. Oltre a ciò, può essere di aiuto per generare maggiore fiducia tra i vari componenti del gruppo, generando o aumentando la collaborazione tra i vari individui che ne fanno parte. Per questa ragione varrebbe la pena uscire dai canoni abituali delle aziende metalmeccaniche e valutare un percorso che possa innalzare il livello di coesione ed empatia tra i vari gruppi presenti all’interno di un’azienda, anche se manifatturiera. Un argomento fonte di grande dibattito da diversi anni, sia in ambito accademico, sia a livello aziendale è il team building.
Team building
Molto si è discusso delle sue potenzialità, del suo utilizzo e della possibilità di essere applicato con indubbi vantaggi all’interno delle organizzazioni. Ma di cosa si tratta nello specifico? E, ancora, questa metodologia può venire impiegata nelle aziende metalmeccaniche traendone qualche utilità?
In succinto, per team building si intende tutta quella serie di attività formative indirizzate alla costituzione e all’affiatamento di un gruppo di persone le quali in ambito professionale generalmente andranno a formare un team di lavoro favorendo la comunicazione tra gli individui che ne fanno parte. È utile altresì per aumentare la conoscenza all’interno dei gruppi di lavoro e, dal punto di vista comunicativo, può essere adatta per rendere maggiormente produttivi gli scambi tra individui anche all’interno delle imprese manifatturiere.
Indoor vs Outdoor
Dopo aver chiarito in sintesi cosa è il team building, una delle sue possibili applicazioni è quella di contribuire a rafforzare il gruppo per conoscersi e lavorare meglio in azienda.
La metodologia principale per la creazione del gruppo di lavoro e raggiungere lo scopo, sulla quale si focalizzerà questo contributo, è quella che permette di raggiungere risultati ragguardevoli sfruttando la modalità sia indoor sia outdoor. Utilizzando la modalità indoor è possibile raggiungere lo scopo principalmente attraverso diverse tipologie di tecniche, tra le quali quelle maggiormente diffuse e apprezzate dal gruppo sono i giochi di ruolo e le case-history. Vi sono poi anche altre attività utilizzate come le discussioni, i business game o i più diffusi filmati atti a mettere in luce determinati meccanismi poi affrontati in discussioni plenarie tra gruppi. Nell’ultimo periodo si vedono nascere anche altre e innovative tipologie di attività utili non solamente a far conoscere il gruppo, ma anche a stimolare la creatività e collaborazione al suo interno. Ecco allora affiancarsi a quelle sopra descritte quelle focalizzate alla creazione di pietanze all’interno di una cucina, oppure alla riproduzione di opere d’arte famose. Le metodologie di team building che invece avvengono al di fuori di un contesto d’aula prendono il nome di outdoor. Queste sono quelle maggiormente ambite da coloro i quali vi prendono parte poiché permettono di vivere un’esperienza generalmente non usuale e fuori dai canonici contesti lavorativi o famigliari.
La più conosciuta è sicuramente il rafting, ma anche altre attività che possono essere svolte all’esterno in squadra come l’orienteering, il quale consiste nel raggiungere un traguardo, passando per tappe intermedie, nel minor tempo possibile attraverso l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione per l’esercitazione come mappe e bussole. Un’altra attività di sicuro interesse è poi il corso di sopravvivenza o la barca a vela.
Assieme a questi vi sono anche altri strumenti più usuali e di impatto economico minore, ma di altrettanta grande efficacia, come la più classica caccia al tesoro o giochi di squadra come il rugby.
Queste attività outdoor sono sicuramente necessarie, come le precedenti, a creare uno spirito di gruppo, a ragionare su come affrontare problemi e difficoltà e trovare il modo di risolverle.
Quasi sempre queste sessioni sono seguite dall’immancabile debriefing, ovvero un momento in cui si discute sull’accaduto, sugli obiettivi che si sono raggiunti, sulle possibili soluzioni alternative, sulle criticità incontrate e, non ultimo, sullo stato d’animo delle persone che vi hanno partecipato.
Ultime frontiere ed esperti
L’ultimo periodo appena trascorso ha visto una scarsa possibilità di riunire in gruppo le persone tra di loro in presenza ma, nonostante ciò, la pandemia non ha tuttavia fatto arrestare questa tipologia di attività, anzi ha permesso di ideare e creare nuovi e performanti sistemi che hanno consentito di adattare alcune delle tecniche prima utilizzate solamente in presenza, anche da chi lavora dal proprio domicilio, generando diverse possibili nuove soluzioni o adattando quelle esistenti. Ecco allora che potrebbe essere possibile fare anche da casa, con qualche variazione, l’art painting, l’orienteering, oppure creare moderne attività da effettuare tutti insieme ma a distanza. Il contesto, anche se è una variabile che fa la differenza, può essere ancora una volta dunque adattato alle varie possibilità ed esigenze delle aziende.
In aggiunta è possibile rilevare che proponendo attività di team building a distanza non si lavora solamente a una maggiore coesione del gruppo, ma è possibile aumentare la produttività e innalzare il morale delle persone consentendo loro di cimentarsi in una collaborazione che può altresì implementare la comunicatività tra gli individui nonché accrescerne anche la loro creatività. Parlando di team building, deve essere messo in evidenza che questo è un argomento estremamente variegato e per questo può essere utilizzato in più contesti applicando a diverse metodologie, per ottenere svariati risultati. Nello specifico possono essere citate attività formative che si prefiggono cambiamenti al termine del percorso, fino a quelle con finalità ludiche o esperienziali in cui gli individui sono sollecitati a implementare gli aspetti comunicativi, la creazione del gruppo o altre esigenze particolari. Pertanto, prima di procedere in un’attività di team building sarebbe opportuno rivolgersi a specialisti del settore con i quali, una volta esplicitato il bisogno del quale un’organizzazione ha necessità, formulare e mettere a punto le strategie e le conseguenti azioni idonee.
Conclusioni
Per le aziende, specie quelle di piccole dimensioni, da sempre impegnate nei reparti produttivi, togliere l’attenzione dal focus della produzione per attività di formazione è spesso difficoltoso. Si investe in formazione e addestramento spesso unicamente se vi è un riscontro immediato delle abilità acquisite e talvolta lo si fa solamente se imposto da situazioni migliorative o cogenti. Al netto di variabili come tempo e costi, questa potrebbe essere una delle ragioni per cui molte imprese, specie se piccole, stentano nel procedere con progetti formativi relativi ad attività come quella oggetto di discussione.
Sarebbe invece auspicabile che in molte aziende le azioni di team building vengano pianificate all’inizio di un progetto per fare in modo che i componenti del gruppo si conoscano meglio e abbiano fiducia gli uni negli altri creando così anche uno spirito di appartenenza tra i vari individui. Comprendere meglio le persone e migliorare i rapporti tra coloro che lavorano insieme è uno degli obiettivi che si prefigge il team building. Oltre a ciò, può essere di aiuto per creare maggiore fiducia tra i vari componenti del gruppo, generando o aumentando la collaborazione tra i vari elementi che ne fanno parte. Per questa ragione varrebbe la pena uscire dai canoni abituali delle aziende metalmeccaniche e valutare un percorso che possa innalzare il livello di coesione ed empatia tra i gruppi presenti all’interno di un’impresa, anche se manifatturiera.
A cura di Stefano Vezzelli